martedì 09 novembre 2010
FIRMATO UN PROTOCOLLO D’INTESA
PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DELLA VALLATA DEL CHIAMPO
E LA SALVAGUARDIA DELLE PICCOLE IMPRESE COMMERCIALI LOCALI
Comunicato del 9 novembre 2010
Confcommercio e sette Comuni della Vallata del Chiampo hanno firmato oggi, nella sede della Confcommercio di Arzignano, un protocollo d’intesa per la valorizzazione del territorio e la salvaguardia delle piccole imprese commerciali locali. Tali obiettivi saranno perseguiti attraverso l’adozione di politiche coordinate in materia di commercio, mirate a garantire nella Vallata un reale equilibrio tra tutte le forme distributive (grandi strutture di vendita, media distribuzione e piccoli negozi). Per Confcommercio Vicenza erano presenti all’incontro il presidente Sergio Rebecca e il presidente del mandamentale Stefano Bruttomesso, mentre i nove comuni della Valle del Chiampo erano rappresentati dal proprio sindaco a da un suo delegato. A Hanno sottoscritto il documento tutti le parti presenti tranne i Comuni di Arzignano e Montecchio Maggiore.
Per Confcommercio, infatti, è urgente e necessario evitare, in ambito urbanistico-commerciale, interventi privi di progettualità complessiva e puntare, invece, sulla programmazione per aree sovracomunali, con l’obiettivo di armonizzare lo sviluppo delle strutture commerciali di medie e grandi dimensioni, in determinati comprensori, senza interferire con la funzione dei piccoli negozi e degli esercizi di vicinato.
L’iniziativa del Protocollo d’intesa tra i comuni della Valle del Chiampo assume grande rilievo in quanto è il primo esempio di “concertazione sovracomunale”, indirizzata a governare l’evoluzione del settore del commercio, attivata in provincia di Vicenza.
L’intesa va a concretizzare l’obiettivo di salvaguardare le funzioni commerciali e sociali strettamente connesse alla presenza sul territorio dei negozi di vicinato, soprattutto nei centri storici e nelle frazioni, obiettivo condiviso, lo scorso 11 ottobre, dai Sindaci o delegati dei comuni di Altissimo, Chiampo, Crespadoro, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Nogarole Vicentino, San Pietro Mussolino e Zermeghedo, che hanno partecipato, con il presidente del Mandamento Confcommercio di Arzignano, Stefano Bruttomesso e il funzionario Attilio Brun, alla riunione che si è svolta nella sede della Confcommercio di Arzignano.
“In questo senso Confcommercio non è e non vuole essere la lobby del ‘no’- ha dichiarato il Presidente Rebecca - : l’Associazione è consapevole che bisogna andare avanti e bisogna fare, ma avendo l’accortezza di non distruggere, assieme al territorio, anche i luoghi delle relazioni. E’ oramai sotto gli occhi di tutti che senza una politica più accorta che inverta la tendenza in atto, sempre di più i centri urbani stiano perdendo i negozi tradizionali e la popolazione residente; allo stesso tempo si perdono quei rapporti che garantiscono con la presenza di botteghe e piccoli negozi non solo servizi, ma anche un certo controllo del territorio, in termini di sicurezza. Secondo Confcommercio – ha continuato Rebecca -, l’equilibrio tra le varie forme della rete distributiva con la compresenza di grandi, medie e piccole strutture di vendita fa quindi parte dell’interesse sociale, prima ancora che economico e deve essere attentamente pianificato dal punto di vista urbanistico individuando le aree compatibili all’insediamento delle medie-grandi strutture commerciali o ricettive”.
Purtroppo, sul territorio veneto, non mancano le storture causate dall’aver favorito ed autorizzato una cementificazione selvaggia da parte della media-grande distribuzione commerciale (il Veneto vanta il primato nazionale nel rapporto tra numero di abitanti e grandi superfici di vendita) e da altri settori economici, costellando il paesaggio di capannoni e di centri commerciali direzionali. Spesso si tratta di insediamenti che sono stati progettati senza tener in minima considerazione il danno economico e di immagine causato agli adiacenti centri storici ed urbani, a volte realizzati non tanto per un’effettiva domanda di mercato ma per soddisfare interessi prettamente immobiliari.
Con il Protocollo d’Intesa che sottoscritto oggi Confcommercio e le Amministrazioni comunali firmatarie convengono non solo di condividere e, quindi perseguire, nella progettazione e nell’attuazione delle politiche di sviluppo del commercio della Vallata, le finalità dell’intesa, ma anche di istituire un “tavolo di coordinamento e concertazione dello sviluppo commerciale”, che con cadenza almeno semestrale e per i prossimi 2 anni, avrà il compito di discutere, approfondire e, ove possibile, coordinare in via preventiva ogni ipotesi pertinente alle problematiche del commercio.
Il tavolo di coordinamento e concertazione verrà convocato in via preventiva ogni qualvolta le singole Amministrazioni firmatarie intendano valutare gli assetti territoriali, o interventi urbanistici, che prevedano l’insediamento di Grandi Strutture di Vendita, così come per l’adozione di nuovi criteri, o modifiche dei criteri esistenti, relativi alle medie strutture di vendita.