I COMMERCIANTI COLPITI DALL'ALLUVIONE HANNO INCONTRATO IL SINDACO
DI VICENZA ACHILLE VARIATI
Comunicato del 17 dicembre 2010
“I rimborsi? I primi soldi arriveranno presto, prima di Natale e cercheremo anche di fare il possibile per modificare il limite del 30% massimo sui contributi legati alla perdita della merce che avevate in magazzino”. Così il sindaco di Vicenza Achille Variati nell’incontro con i commercianti alluvionati, che si è svolto ieri sera nella sede della Confcommercio berica e che ha visto la presenza anche di Matteo Trevisan, presidente della delegazione di Vicenza dell’Associazione, del vice direttore Ernesto Boschiero e dell’assessore Tommaso Ruggeri.
Durante il faccia a faccia, il Sindaco di Vicenza ha voluto raccogliere direttamente dei negozianti e dai titolari di pubblici esercizi colpiti dall’evento calamitoso, la testimonianza delle difficoltà vissute durante e dopo l’alluvione, soffermandosi anche ad analizzare la gestione dell’allarme in quel fatidico 1 novembre. Poi, però, gli stessi commercianti hanno voluto concentrare la loro attenzione sull’arrivo dei contributi. “Va dato atto ai nostri operatori – ha sottolineato Matteo Trevisan, presidente della delegazione Confcommercio di Vicenza – di essersi fin da subito rimboccati le maniche, lasciando da parte le lamentele per ripartire immediatamente, anche senza aiuti economici, con un impegno notevole e una forza di volontà davvero encomiabile. E’ grazie a loro se oggi, a pochi giorni dal Natale, i segni della catastrofe in città sono quasi del tutto scomparsi, anche se va ricordato che c’è ancora qualcuno che non è riuscito a riaprire la propria attività e a questi esprimiamo la nostra più totale vicinanza”.
Nel corso del confronto con i commercianti il sindaco ha illustrato, fin nei particolari, le modalità di rimborso che saranno messe in campo dal Comune non appena il Commissario delegato Luca Zaia avrà deciso la ripartizione dei 300milioni di euro giunti da Roma. In questo senso gli operatori presenti hanno sottolineato che il tetto del 30% sui contributi per il ripristino delle scorte risulta alquanto penalizzante per il settore. Molti negozi, ristoranti e bar, infatti, proprio nei giorni dell’alluvione avevano i magazzini pieni per l’approssimarsi delle vendite natalizie e dunque il danno patito sulle scorte è stato per certi versi molto superiore rispetto a quello subito per i beni immobili (in questo caso il tetto massimo è fissato al 75%). A tale proposito il sindaco Variati si è impegnato a chiedere al Commissario straordinario Zaia di poter gestire con maggior discrezionalità le percentuali di rimborso, proprio per venire incontro alla sostanziale differenza esistente tra un privato, che magari ha perso suppellettili conservate in casa o nei garage e un commerciante che ha dovuto gettare migliaia e migliaia di euro di merci presenti sugli scaffali e nei magazzini.
Ora, dunque, si attende l’arrivo dei primi anticipi sui rimborsi, un’iniezione di liquidità importante per gli imprenditori del commercio e i pubblici esercizi colpiti dall’alluvione, che finora si sono arrangiati con le proprie forze, ma che hanno necessità, per guardare con fiducia al futuro, di rientrare almeno in parte dei danni subiti.