Cantieri attivi, un po’ in tutta la provincia, per i lavori di “somma urgenza”, ovvero quelli che hanno una priorità assoluta nel prevenire il rischio idraulico e geologico sul territorio. Lo registra “Il Contamesi”, il contatore istituito dalla Confcommercio provinciale per monitorare il tempo che sta passando dal giorno dell’alluvione di Ognissanti a quello in cui finalmente verranno terminati tutti gli interventi necessari per evitare il ripetersi della calamità che ha sconvolto il Capoluogo e molti altri centri del Vicentino. E mentre le ruspe lavorano (si guarda con preoccupazione alle possibili piogge primaverili), c’è in verità un’altra emergenza non da poco, che il Commissario Luca Zaia e gli enti preposti ad eseguire gli interventi si trovano comunque ad affrontare: quella della mancanza di risorse per l’esecuzione delle opere più importanti (e costose), in particolare le casse di espansione che dovrebbero “assorbire” le eventuali ondate di piena dei principali corsi d’acqua della provincia, considerati, tra l’altro, i bacini più piovosi d’Italia.
“Va dato atto che il Commisariato, il Genio Civile di Vicenza e i Comuni, tra cui quello di Vicenza particolarmente colpito dall’alluvione, stanno lavorando con il dovuto impegno per utilizzare al meglio i fondi a disposizione– afferma Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza -. A nostro avviso si sta procedendo in modo snello e coordinato per intervenire su alcune criticità e cominciare a garantire un minimo di sicurezza al territorio. Il problema però è un altro: la girandola di consultazioni, anche di alto livello, a cui si sta sottoponendo con dedizione il Commissario Luca Zaia per reperire gli stanziamenti sia dal Governo centrale che a livello Europeo, dimostra la difficoltà a dare una copertura finanziaria agli interventi necessari, che in Veneto ammontano, da un primo conteggio, ad oltre due miliardi e mezzo di euro. Se questi fondi non arrivano siamo al punto di prima e tanti progetti rischiano di rimanere, come già accaduto in passato, nel cassetto. Non possiamo permetterci – sottolinea Rebecca – che il “Piano delle azioni di mitigazione del rischio idraulico e geologico” rimanga un libro dei sogni e per questo stimoleremo tutti gli enti preposti nella richiesta di mettere velocemente a disposizione i fondi necessari ed evitare che il nostro territorio subisca un altro grave evento come quello accaduto il 1. di novembre”.
In effetti, attualmente il Genio Civile di Vicenza può contare su una prima tranche di finanziamenti pari a 15milioni di euro per gli interventi di “somma urgenza” da realizzare in provincia. Di questi, secondo le informazioni raccolte da Confcommercio, sono già stati realizzati, o sono in corso di realizzazione, lavori per circa 7 milioni, mentre a breve partiranno altri cantieri che daranno fondo alle risorse. Due milioni di euro circa sono gli stanziamenti che si intende utilizzare nella città di Vicenza e sono in parte già stati impiegati, per citare quelli più significativi, negli interventi di Corte dei Roda, Corte dei Molini e viale Rumor (zona Parco Querini). Nel frattempo, in un summit tra Genio Civile e Comune, sono state indicate le prossime priorità, con cantieri che partiranno a giorni intervenendo ancora su viale Rumor, sull’ultima asta di viale Astichello e sulla zona di viale Diaz, viale Trento e viale Ferrarin.
Questo per quanto riguarda la mitigazione del rischio idraulico; nel frattempo, però, il Comune ha già individuato lavori su ponti, strade, aree verdi e edifici pubblici per ben 22 milioni di euro, ma può fare affidamento su fondi per 6,5 milioni di euro (di cui circa 3,5 milioni già spesi in lavori di somma urgenza).
I fondi a disposizione sono dunque ancora insufficienti: basti pensare che una prima stima dei costi necessari per realizzare le sole (ed indispensabili) casse di espansione nel Vicentino è di quasi 230milioni di euro. Da qui l’appello della Confcommercio di Vicenza, principalmente indirizzato a Roma, di aprire i “rubinetti” della spesa: dal monitoraggio effettuato dell’associazione sugli atti governativi riguardanti l’alluvione in Veneto, non risulta infatti sia stato ancora inserito in “Agenda” alcun provvedimento al riguardo.