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mercoledì 08 giugno 2011

BATTERIO KILLER, NIENTE INGIUSTIFICATE PREOCCUPAZIONI
Il presidente della Confcommercio di Vicenza, Sergio Rebecca, interviene per rassicurare i consumatori vicentini e aggiunge:” “Il commercio sta, ingiustamente, risentendo del falso allarmismo”
Comunicato dell'8 giugno 2011

Le notizie contrastanti sull’origine del batterio killer, i casi registrati in Germania, ma non in Italia, stanno comunque avendo effetti negativi sui consumi di  ortofrutta anche in città e provincia. I primi prodotti ingiustamente incriminati sono i cetrioli. Per il resto, i cali nelle vendite si fanno sentire, ma l’origine locale, o comunque italiana di prodotti rimane generalmente una buona garanzia per indurre il consumatore ad acquistare con maggior fiducia qualsiasi tipo di verdura.
In attesa che si faccia massima chiarezza sulla vicenda, si conosca la verità sull’origine del batterio killer al fine di poter diffondere nell’opinione pubblica informazioni consapevoli e corrette, il presidente della Confcommercio di Vicenza, Sergio Rebecca, interviene per rassicurare i consumatori vicentini:  “La frutta e la verdura che si trovano sugli scaffali dei punti vendita del circuito del commercio al dettaglio e nei banchi dei mercati non comportano  alcun pericolo, perché sicure e assolutamente controllate. La commercializzazione, che avviene essenzialmente nell’ambito dei Mercati Generali, è costantemente ispezionata dalla Polizia Annonaria. Lo stesso Ministro della Salute, on. Fazio, lo ha precisato – continua Rebecca – ma va da sé, anche se giova ribadirlo, che adottare le normali procedure igieniche, vale a dire lavare accuratamente il prodotto di ortofrutta prima del consumo, è prassi sufficiente per evitare qualsiasi rischio”.
“Il commercio – aggiunge Rebecca - sta, ingiustamente, risentendo del falso allarmismo che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Europa e che  genera ingiustificate preoccupazioni tra i consumatori. Ad oggi nessuno può dire con certezza che il batterio killer si trovi in questo o in quell’altro alimento, ma l’infondato panico nell’opinione pubblica sta mettendo in ginocchio un settore, quello ortofrutticolo, che tocca in questa stagione il massimo della varietà e dell’offerta di prodotti freschi. L’auspicio è che si adottino misure sufficienti e tempestive, in primo luogo per togliere qualsiasi dubbio sui rischi per la salute della gente; in secondo luogo per fronteggiare al più presto quella che potrebbe trasformarsi in una vera “situazione d’emergenza” anche per i consumi e, quindi, per il sistema del commercio agroalimentare nazionale”.

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