mercoledì 27 luglio 2011
PARCOMETRI IN CENTRO A RECOARO TERME: DOPO LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE CAPPELLAZZO VA RIDISCUSSO L’INTERO PROGETTO
Comunicato del 27 luglio 2011
Le dimissioni dell’assessore Cesare Cappellazzo, che ha ideato e concretizzato il progetto “parcometri” nel centro storico di Recoaro Terme, non placano le polemiche su una querelle che ha visto impegnata in prima linea la delegazione Confcommercio guidata dal presidente Franz Faccio. “I parcheggi a pagamento sono stati avviati dall’oggi al domani, senza alcuna concertazione con chi rappresenta le attività commerciali e turistiche del paese – è il commento del presidente Faccio -. Non solo: tutte le nostre segnalazioni dei gravi disagi che l’installazione dei parcometri comportano agli operatori commerciali, ai turisti e alla cittadinanza sono state, per lunghi mesi, totalmente ignorate nei fatti. Con un atteggiamento di questo tipo, a cui si aggiunge la mancanza di un confronto serio nonostante le nostre ripetute richieste di un incontro chiarificatore, era chiaro che la polemica sarebbe cresciuta a livelli esponenziali”.
Ma anche se l’ideatore dell’affaire parcometri lascia la Giunta, le “macchinette” installate in pieno centro sono ancora lì, a chiedere il proprio obolo per usufruire di un servizio che prima era totalmente gratuito. “L’amministrazione Perlotto – continua il presidente della delegazione Confcommercio di Recoaro Terme - ora ha deciso di accogliere almeno la nostra idea di garantire la prima mezz’ora di parcheggio gratuito, decidendo anche, nell’ultimo Consiglio comunale, di rimuovere parcometri in alcune zone. Riteniamo che queste modifiche, a cui si dovrebbe aggiungere anche la gratuità nei giorni festivi, siano il minimo da fare in questo momento e dunque chiediamo al sindaco Franco Perlotto che siano rese immediatamente operative, senza altre perdite di tempo. La questione però è ben più ampia e più grave e richiede una complessiva e urgente ridiscussione del progetto parcometri, che questa volta deve coinvolgere i cittadini e le categorie economiche”.
D’altronde, rincara il presidente Franz Faccio, basta farsi un giro in centro per capire la situazione innescata dalla scelta di monopolizzare i parcheggi del centro con le strisce blu: “E' evidente e documentabile, dati alla mano – afferma - che da quando sono stati installati i parcometri la situazione è progressivamente ed inesorabilmente peggiorata, incidendo negativamente non solo sulla breve stagionalità ma, dato ancora più grave, su tutto il rimanente periodo dell'anno. Infatti i parcheggi a pagamento sono costantemente deserti perché cittadini e turisti scelgono, proprio per evitare la spesa del parking e per evidenziare il loro dissenso, di non venire in centro a far la spesa, bensì di fermarsi o spostarsi fuori paese. In questo modo non solo il Comune non ha fatto cassa come credeva, ma si sono gravemente danneggiate tutte le attività di Recoaro Terme”.
Ora però, come appreso dai giornali, l’amministrazione si trova fra l’incudine e il martello di una risoluzione anticipata del contratto con l’azienda che gestisce i parcometri (incassando il 60% degli introiti), oppure di un acquisto delle macchinette con un considerevole esborso delle casse comunali (circa 78 mila euro).
“Comunque vada a finire – prosegue il presidente dei commercianti - i costi di questa scelta ricadranno sulla collettività e già questo dovrebbe far riflettere l’amministrazione Perlotto sul fatto che decisioni così importanti non si possono prendere in modo affrettato, ma richiedono un’ampia discussione e concertazione. Va da sé che se l'Amministrazione decidesse ora per l'acquisto dei parcometri sarebbe assolutamente indispensabile che la futura gestione degli stessi fosse condivisa con le attività e le associazioni di categoria. Sulla questione dei parcheggi a pagamento bisogna intervenire immediatamente, in quanto non possiamo permetterci – conclude Franz Faccio - di aggravare ulteriormente la situazione critica che stanno vivendo le attività del commercio e del turismo recoaresi, dovuta ai fattori negativi legati al generalizzato calo dei consumi, a cui si sommano le aggravanti “locali” del mancato rilancio delle Fonti Centrali e in generale del turismo della nostra area”.