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giovedì 01 dicembre 2011

I “RIMPROVERI” DEI COMMERCIANTI
ALLA GIUNTA REGIONALE
Nel corso dell’assemblea annuale di Confcommercio Vicenza, il presidente Sergio Rebecca contrario al provvedimento che amplia le aperture domenicali: “Una decisione presa in spregio alle nostre posizioni”. E sulla situazione economica “ci vuole fiducia, ma la locomotiva vicentina fatica a trovare la via d’uscita dalla crisi”
Comunicato del 1. dicembre 2011

“Mai come in questo difficile momento economico ci sentiamo impegnati nel rappresentare i bisogni  e le esigenze della categoria, pur in una logica più ampia di interessi generali. Siamo più che mai consapevoli che occorre infondere fiducia nei nostri associati, convinti che il futuro è nelle mani di chi ci crede”. Con queste parole, espresse dal presidente Sergio Rebecca in occasione dell’annuale assemblea di Confcommercio Vicenza che si è tenuta mercoledì 30 novembre, nella sala convegni della sede provinciale dell’associazione, è possibile riassumere il messaggio lanciato a tutti gli associati. Dalla constatazione che “la crescita economica è bloccata e c’è il rischio di una nuova recessione”, alle indicazioni di possibili strategie, alle quali la politica dovrebbe attenersi per rilanciare la competitività del Paese; ad iniziare da una riforma elettorale che dia effettivo potere al cittadino di scegliere i propri rappresentanti, fuori dai condizionamenti dei partiti per poi passare ad una significativa riduzione dei costi della rappresentanza politica. Il tutto per cominciare a dare, fiato alle imprese e ai cittadini e “per a far ripartire la locomotiva del Nord Est e in particolare quella vicentina, che fatica a ritrovare una propria via d’uscita dalla crisi, i cui morsi si stanno sentendo quasi più oggi che due anni fa, quando è iniziato il periodo buio” – ha sottolineato il presidente nella sua relazione all’Assemblea.
Rebecca ha ribadito anche che “in questo contesto il ruolo della nostra associazione assume un valore ancora più rilevante, non solo per la continua, assidua vicinanza con le imprese nelle relazioni quotidiane dei nostri collaboratori, ma anche con le iniziative politico-sindacali che l’organizzazione continuamente produce”. A tal proposito il presidente della Confcommercio di Vicenza ha ricordato i due recenti accordi sindacali che l’associazione ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori al fine di ridurre il costo del lavoro e di ottimizzare la gestione del personale delle aziende associate: il primo riguarda la detassazione al 10% della retribuzione derivante da incrementi di produttività, qualità, innovazione, efficienza organizzativa, accordo siglato il 25 marzo scorso; il secondo, relativo alla proroga di 24 mesi per l’utilizzo dei permessi individuali rispetto a quanto stabilito dal contratto collettivo. Ma Confcommercio è stata fortemente impegnata, anche con la Camera di Commercio e l’Ente Bilaterale dei Settore Terziario, a dare sostegno al reddito dei lavoratori in sospensione, in modo da non disperdere il patrimonio di competenze e capitale umano delle imprese. “In questi momenti di difficoltà – ha poi sottolineato Rebecca nella sua relazione all’assemblea –, in cui i prestiti bancari alle imprese continuano a diminuire e al momento sono arrivati al di sotto dei livelli del 2008, vorrei ricordare il ruolo fondamentale di Terfidi Veneto, la cooperativa di garanzia per il credito alle aziende del Terziario, che oltre a favorire l’accesso al credito alle imprese, prestando garanzie in forma collettiva, dà sostegno alle aziende nel ristrutturare le loro linee di finanziamento, in modo da attenuare le conseguenze negative legate agli squilibri finanziari a cui esse sono sempre più esposte”.
Guardando agli impegni futuri, il presidente Rebecca ha fatto cenno al nuovo centro formazione Esac, la struttura che ospiterà tutti i corsi di Confcommercio e che diverrà, anche, la sede prestigiosa dell’Università del Gusto: “Un importante investimento in tema di formazione, poiché siamo convinti, più che mai, che le aziende possano affrontare meglio il futuro con una diversa dotazione di capitale intellettuale e conoscitivo”.
Nella sua relazione all’assemblea, anche un appunto alla politica regionale: “ Ci aspettavamo – ha detto - molto da questo governo,  non solo per l’ampia legittimazione ottenuta, ma anche perché sono arrivati al pettine molti nodi che meritano di essere affrontati e risolti. Non possiamo non rimproverare alla giunta regionale – ha sottolineato Rebecca - ed in particolare all’assessore al commercio, un provvedimento in tema di aperture domenicali e festive che, in spregio alle posizioni di Confcommercio Veneto e di tutte le organizzazioni sindacali, prevede una eccessiva dilatazione delle aperture. Abbiamo manifestato all’assessore tutta la nostra contrarietà, che faremo valere in sede di conversione del provvedimento in aula”.
Tra gli altri temi accennati, l’attesa per la nuova legge regionale sul commercio, quella sui centri storici e, pur ribadendo i pesanti deficit infrastrutturali che minano la competitività delle nostre imprese, il presidente Rebecca a nome di tutti gli associati ha salutato con soddisfazione l’apertura del cantiere dell’autostrada pedemontana.  
Nel dibattito successivo alla relazione del presidente Sergio Rebecca si è discusso delle possibili conseguenze per il settore di alcune misure della Manovra studiata dal governo Monti e  anticipate dalla stampa, quali il ventilato aumento dell’Iva, che potrebbe avere gravi ricadute sui consumi e dunque sulle imprese del commercio, nonché l’abbassamento della soglia di utilizzo del contante. “Staremo a vedere se questa decisione sarà accompagnata da un abbattimento delle commissioni che il sistema bancario attualmente applica ai commercianti sui pagamenti elettronici – ha affermato il persidente Rebecca -, altrimenti questa scelta, giustificata dalla lotta all’evasione, rischia di diventare solo un bel regalo agli istituti di credito e una mazzata per il negoziante”.
Apprezzamenti sono giunti dall’assemblea per la lettera scritta nei giorni scorsi dal presidente Sergio Rebecca al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri sull’allarme criminalità in provincia di Vicenza: negli interventi degli associati si è sottolineato che la Forze dell’Ordine stanno dando il massimo per garantire la sicurezza a cittadini e imprese, ma un efficace presidio del territorio può essere garantito solo da un rafforzamento degli organici di polizia e carabinieri, unica soluzione per prevenire e perseguire eventi criminali.
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