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giovedì 16 febbraio 2012

RINNOVO PATENTE SEMPLIFICATO
PER GLI ULTRAOTTANTENNI
La presidente dell’Associazione provinciale autoscuole-Confcommercio Paola Tommasini: “Così si supera il problema delle lunghe liste di attesa nel Vicentino”
Comunicato del 16 febbraio 2012

Le difficoltà degli ultraottantenni per ottenere il rinnovo della patente di guida sono terminate. Da alcuni giorni, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del “Decreto Semplificazioni”, il Governo ha depennato l’obbligo, per chi a più di 80 anni, di passare il vaglio delle Commissioni Mediche istituite dalle Ulss prima di ottenere l’agognato via libera al rinnovo della patente. E a tirare un sospiro di sollievo sono in tanti, anche nel Vicentino, dove nei mesi scorsi la presidente dell’Associazione provinciale autoscuole Paola Tommasini aveva sottolineato i tempi lunghi della procedura prevista dal Codice della Strada, che si sommavano a costi alti e a test attitudinali a volte troppo complessi.
“Ora, finalmente – afferma la presidente Tommasini – gli ultraottantenni che non hanno particolari problemi di salute tornano ad essere alla pari di tutti gli altri patentati. Per avere il rinnovo basta infatti la normale visita del medico monocratico, che si può ottenere anche rivolgendosi all’autoscuola o all’agenzia pratiche auto più vicina. E’ una grande semplificazione perché, nonostante l’impegno della Commissione Medica provinciale, il rinnovo della patente stava diventando davvero un calvario per tanti anziani vicentini”.
Ma la novità, come ha accennato la presidente Tommasini, non riguarderà proprio tutti: rimane infatti l’obbligo di essere sottoposti a visita dalla Commissione provinciale per chi ha particolari patologie e per chi, ad una prima visita del medico monocratico, risulta in condizioni psicofisiche “dubbie”.
Infine, per coloro che avevano già ottenuto la prenotazione della visita in Ulss c’è la possibilità di rinunciarvi, ovviamente comunicandolo, e rivolgersi invece al medico dell’autoscuola, dell’agenzia o altro medico monocratico. In questo modo si libererà il posto a chi è affetto da determinate patologie e rimane ancora obbligato a passare il “vaglio” della Commissione.
Ed è probabile che saranno in tanti a scegliere la via prevista dal Decreto governativo, evitando la ben più complicata procedura della Commissione Medica Provinciale.

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