“L’installazione di nuove telecamere di sorveglianza, che il Comune di Vicenza farà grazie all’accordo con la Fondazione Enzo Hruby, è certamente un passo avanti significativo nel presidio del territorio, ed in particolare del Centro Storico, recentemente interessato da un’escalation della microcriminalità. Si tratta di uno degli interventi di rafforzamento della vigilanza che avevamo chiesto e che ora trova concreta realizzazione. Certo non è la soluzione a tutti i mali”. Così Matteo Trevisan, presidente della Sezione 1 Centro Storico della Confcommercio di Vicenza, commenta la decisione dell’Amministrazione Variati di potenziare la dotazione di telecamere destinate a sorvegliare alcuni punti critici della città.
Un intervento che segue le specifiche richieste avanzate più volte dall’Associazione di via Faccio (l’ultima il 16 marzo scorso) per allentare il clima di paura e la sensazione di impotenza di tanti negozianti, da mesi costretti a convivere con tentativi di rapina, furti, atti vandalici, ed episodi di accattonaggio molesto. “Le telecamere hanno certamente un’ottima funzione di prevenzione e di deterrente – continua il presidente Trevisan -. E’ chiaro, però, che questo intervento non può essere slegato da un potenziamento del servizio sul territorio prestato dalle Forze dell’Ordine, che già oggi stanno facendo il massimo e che, proprio con l’ausilio della videosorveglianza, possono ampliare ulteriormente il loro presidio di tutto il centro città, delle zone limitrofe e dei quartieri. Solo in questo modo, infatti, potremo evitare che il problema della microcriminalità, anziché essere risolto o quanto meno limitato dalle telecamere, finisca invece di spostarsi da una zona all’altra vanificando, di fatto, gli investimenti compiuti sulla sicurezza”.