“Tutto è pronto perché le nostre imprese applichino pienamente il nuovo contratto dell’apprendistato. A livello di Confcommercio nazionale siamo stati i primi a siglare l’accordo con i sindacati secondo le nuove linee guida del Testo Unico e anche a livello locale abbiamo già messo in campo competenze e servizi utili a dare piena operatività a questa riforma”. Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza, lancia un messaggio chiaro alle imprese del commercio, turismo e servizi dopo la firma degli accordi nazionali: le incertezze che avevano caratterizzato gli ultimi mesi sono terminate, ora si parte. Ed è una “macchina vigorosa” quella dell’apprendistato nel Terziario, perché nel comparto si concentra oltre il 50 per cento delle assunzioni con questa formula contrattuale; assunzioni che sfociano nell’80% dei casi in posti di lavoro stabili.
“Una recente indagine realizzata dall’Ente Bilaterale del Settore Terziario della provincia di Vicenza, l’organismo paritetetico tra Confcommercio e rappresentanze dei lavoratori – conferma Sergio Rebecca – ha messo in evidenza che l’apprendistato è una delle tipologie contrattuali preferite dalle nostre aziende”. In effetti nell’ultima rilevazione trimestrale dell’Osservatorio Occupazionale curato dall’Ente, l’apprendistato è la seconda forma contrattuale preferita dalle imprese vicentine dell’ingrosso (viene dopo il “tempo indeterminato”); è di gran lunga la preferita dalle aziende dei servizi e ha un buon appeal anche nelle imprese alberghiere. Meno propensi ad utilizzare gli apprendisti sono le aziende del dettaglio e i pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.) che, caratterizzate da una esigenza strutturale di flessibilità, preferiscono, quando si tratta di assumere, utilizzare contratti a chiamata o a tempo determinato.
“Credo però che l’apprendistato potrà avvantaggiarsi da questa riforma – afferma il presidente della Confcommercio di Vicenza – soprattutto perché il nuovo contratto risponde meglio alle esigenze formative delle aziende. Alle Regioni, infatti, è demandato solo il compito di garantire lezioni trasversali di base, mentre la formazione professionalizzante da erogare agli apprendisti è affidata alle aziende, che così potranno trasferire competenze molto più attinenti al lavoro che questi ragazzi svolgono effettivamente, migliorando, dunque, l’efficacia dell’addestramento”.
In tal senso le imprese hanno ora anche maggiori responsabilità nel garantire un’adeguata crescita professionale agli apprendisti: devono infatti, entro 30 giorni dall’assunzione, compilare il piano formativo individuale. Proprio per fare in modo che il nuovo apprendistato venga visto come un’opportunità degli imprenditori del Terziario, Confcommercio Vicenza ha quindi predisposto un’azione di supporto alle aziende. Prima di tutto è stato creato un team di consulenti in grado di affiancare le imprese nella compilazione dei piani formativi. Poi, è stata predisposta un’offerta di formazione a “misura di apprendista”, a cui le aziende possono accedere qualora non fossero in grado di garantire un addestramento interno adeguato agli standard richiesti. E’ proprio aumentando le competenze, infatti, che i giovani possono arrivare ad esprimere totalmente in azienda le loro potenzialità: una marcia in più, assieme alla convenienza economica di questi contratti garantita dagli sgravi contributivi, che consentirà di collocarli in pole position tra le assunzioni nel Terziario.