Pochi, alla vigilia di questo primo week-end di saldi estivi, si facevano illusioni. E in effetti le previsioni della vigilia sono state confermate: anche nel Vicentino le vendite di fine stagione sono iniziate a rilento e il segno negativo nelle vendite registrate nei negozi di abbigliamento e calzature, rispetto all’inizio dei saldi del 2011, è abbastanza diffuso. Secondo una prima stima effettuata dall’Associazione provinciale dettaglianti tessili, abbigliamento, arredamento della Confcommercio di Vicenza, tra sabato e domenica i negozi del Vicentino hanno subito una flessione delle vendite che si aggira mediamente sul 15 per cento rispetto al primo week-end di saldi dello scorso anno. Il dato, ovviamente, deriva da una media tra punti vendita che hanno registrato anche andamenti positivi (c’è chi ha avuto un incremento tra il 6 e il 10 per cento) e attività che invece hanno fatto i conti con cali attorno al 10%, fino al -25, - 30%.
Abbastanza uniforme, tra i vari negozi, lo scontrino medio, che si aggira attorno ai 100 euro, in linea con il 2011: ovviamente ciò non significa che il budget fosse così limitato, perché gli acquisti si suddividono tra più negozi e dunque la stima dell’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, che prevede una spesa per famiglia di circa 250 euro per i saldi, appare in linea di massima confermata.
“Viste le vendite registrate fino ad oggi nel settore, in netto calo, credo fosse davvero difficile aspettarsi grandi inversioni di tendenza, anche di fronte ai forti sconti proposti fin da subito dai negozi – è il commento di Alessandro Cestonaro, presidente provinciale dei dettaglianti tessili di Confcommercio -. C’è però spazio anche per un sensibile recupero, perché nei negozi c’è una buona disponibilità di merce, a causa sia del fatto che la stagione è partita tardi sia del calo generalizzato della spesa. Dunque i clienti potranno fare ottimi acquisti anche nelle prossime settimane”. Il presidente Alessandro Cestonaro non manca, in ogni caso, di sottolineare le difficoltà del momento: “E’ evidente che i consumatori hanno in questo momento pochi soldi a disposizione per i saldi – afferma il presidente Cestonaro -, lo si nota anche dal tipo di acquisti, orientati principalmente ad articoli poco costosi, dalla t-shirt, ai pantaloncini, alla moda mare”.
L’auspicio, ovviamente, è che la classica “fiammata” iniziale delle vendite di fine stagione, che quest’anno non si è vista, possa almeno trasformarsi in acquisti protratti nel tempo.