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martedì 26 novembre 2024

News - Riapertura del Concordato Preventivo Biennale

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L’adesione dev’essere effettuata, tramite apposita dichiarazione integrativa, entro il nuovo termine del 12 dicembre 2024

 

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 del 14 novembre 2024 del DL n. 167/2024 (in vigore dal 14/11/2024) è stata disposta la riapertura dei termini per accedere al Concordato preventivo biennale 2024-2025.

L’adesione dev’essere effettuata, tramite apposita dichiarazione integrativa, entro il nuovo termine del 12 dicembre 2024, e tale proroga riguarda esclusivamente i soggetti che:

  • applicano gli Indici di Affidabilità Fiscale (ISA), pertanto non i contribuenti “forfettari”;
  • hanno presentato la Dichiarazione dei Redditi entro il termine del 31 ottobre 2024;
  • pur avendo i requisiti, non hanno ancora aderito.


Si ricorda che, coloro i quali aderiranno al Concordato Preventivo Biennale, potranno accedere anche al regime del ravvedimento speciale entro il 31 marzo 2025.

CHI PUÒ SFRUTTARE LA RIAPERTURA DEI TERMINI
Come si diceva, il decreto prevede che la possibilità di beneficiare di tale maggior termine interessa solo i soggetti che applicano gli indici di affidabilità fiscale (ISA): pertanto, per i contribuenti in regime forfetario il termine ultimo per aderire al concordato resta quello scaduto il 31 ottobre 2024.

Si può ritenere che tale esclusione sia stata dettata da due fattori strettamente connessi tra loro:

  1. per i contribuenti forfettari, il concordato si applica in via sperimentale solo per il periodo d’imposta 2024 (e non, come per i soggetti ISA, per il biennio 2024-2025);
  2. il 12 dicembre i contribuenti hanno ormai ben chiaro l’andamento reddituale del 2024, pertanto verrebbe meno l’aspetto peculiare del concordato ovvero l’adesione a un reddito stimato preventivamente.


COME FUNZIONA LA RIAPERTURA
Partendo dal presupposto che per sfruttare la riapertura occorre presentare una dichiarazione integrativa, alla disposizione sono interessati solo coloro che hanno “validamente” presentato nei termini la dichiarazione dei redditi e non anche chi non l’ha presentata pianificando di farlo con una dichiarazione tardiva.

Si ricorda che la dichiarazione, seppur sanzionabile, non si considera omessa se viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza: tuttavia, chi ha scelto questa strada non avrà alcuna possibilità di sfruttare la riapertura per aderire al concordato, trovandosi, dunque, definitivamente escluso dallo stesso.

Altro aspetto da ricordare è quello relativo ad un’eventuale variazione di imponibile nella dichiarazione integrativa rispetto a quella originaria.

Infatti, nel decreto viene specificato che l’adesione è possibile a condizione che nella dichiarazione integrativa non siano indicati un minore imponibile, un minore debito d’imposta o un maggiore credito rispetto a quelli riportati nella dichiarazione presentata entro il 31 ottobre.

In altre parole, l’accesso al concordato non è consentito in caso di presentazione di una dichiarazione integrativa a favore.

In definitiva, l’unico caso ammesso è quello della presentazione di una dichiarazione integrativa in cui la novità è costituita dalla compilazione del quadro P, con cui si accetta formalmente la proposta di concordato.

RAVVEDIMENTO SPECIALE
L’adesione al concordato preventivo biennale, sfruttando la riapertura del decreto, va attentamente valutata anche e soprattutto in funzione di una eventuale scelta da parte del contribuente di “condonare” una o più annualità dal 2018 al 2022 con il ravvedimento speciale.

Nel decreto viene specificato, che al fine della disposizione che regola il ravvedimento (art. 2-quaterD.L. n. 113/2024) l'adesione al concordato preventivo biennale si intende avvenuta entro il 31 ottobre 2024.

Infatti, modificare la propria scelta aderendo al concordato apre le porte alla possibilità di fruire di questa definizione agevolata che, in caso contrario, rimane esclusa.

 

La nostra sede F.N.A.A.R.C. di Vicenza è a disposizione degli agenti di commercio per fornire maggiori informazioni in merito (tel. 0444 964300).

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