mercoledì 28 gennaio 2009
ESAMI DI GUIDA: LISTE D’ATTESA AZZERATE,
VICENZA TORNA ALLA NORMALITA’
Una task force di operatori inviata direttamente dalla Direzione Centrale di Roma, e alcuni interventi di riorganizzazione degli uffici di Vicenza hanno finalmente fatto tornare alla normalità, dopo tre anni di emergenza, la situazione degli esami di guida in provincia.
E’ la buona notizia che le autoscuole beriche e i tanti vicentini in attesa di patente si attendevano, dopo aver fatto per un lungo periodo i conti con la prospettiva di aspettare anche quattro mesi per sostenere la fatidica prova.
Il pressing sulla Direzione centrale della Motorizzazione Civile messo in atto congiuntamente del direttore della sede di Vicenza Calogero Calì e della presidente della Confedertaai-Confcommercio di Vicenza Paola Tommasini, in rappresentanza delle 96 autoscuole associate della provincia, ha dunque ottenuto i suoi, agognati, effetti. Tra novembre dello scorso anno e gennaio del 2009, infatti, l’arretrato accumulato a causa delle sedute d’esame concesse con il contagocce per carenza di personale si è dissolto. Merito, come si è detto, di una squadra di alcuni operatori, inviati direttamente dalla Direzione centrale, che ha “aggredito” le pratiche d’ufficio arretrate, consentendo al direttore della Motorizzazione di Vicenza di liberare diversi esaminatori dal lavoro di back-office e di impegnarli maggiormente negli esami di guida.
Oggi, dunque, chi, dopo essersi esercitato, è pronto a sostenere l’esame finale attende al massimo 3 -4 settimane per effettuare la prova. Si è così evitato, a molti allievi delle scuole guida vicentine, il rischio di dover rinnovare il foglio rosa per il superamento del limite di sei mesi attualmente in vigore, un’eventualità che comportava un ulteriore esborso di denaro certamente non preventivato.
La soddisfazione della Confedertaai-Confcommercio di Vicenza, l’associazione che raggruppa la pressoché totalità delle scuole guida e delle agenzie pratiche auto della provincia, è evidente, perché il ritorno alla normalità permette di offrire agli utenti vicentini un servizio certo in termini di tempistica per ottenere la patente, evitando il rischio di una migrazione degli allievi nelle province vicine.
Ciò nonostante la presidente Tommasini non “abbassa la guardia”: il superamento dell’emergenza è dovuto infatti all’arrivo di personale da altre sedi e non ha certo risolto il problema della grave carenza di organico in cui versa la Motorizzazione Civile di Vicenza. Rimane dunque essenziale un rafforzamento della sede berica, che verrà chiesto ancora con forza nei prossimi incontri che la presidente dell’Associazione provinciale autoscuole avrà al Ministero dei Trasporti e con la Direzione Centrale della Motorizzazione di Roma. Non si prospetta, è vero, un ritorno a breve alla situazione di emergenza che si era venuta a creare negli ultimi anni, ma è chiaro che una provincia importante come Vicenza ha la necessità che la Motorizzazione funzioni al di là degli apporti esterni, erogando in tempi accettabili tutti quei servizi che gli operatori economici e la cittadinanza richiedono.