mercoledì 22 aprile 2009
CONFCOMMERCIO VICENZA: OPERATIVE LE CONSULTE DEL COMMERCIO, TURISMO E SERVIZI PER MONITORARE COSTANTEMENTE L’ECONOMIA LOCALE
Considerato il particolare momento di incertezza economica, il consiglio dell’Ascom – Confcommercio di Vicenza ha recentemente deliberato la costituzione delle Consulte del Commercio, del Turismo e dei Servizi.
Questi tre nuovi organismi hanno iniziato ad essere operativi e a svolgere il loro compito, vale a dire monitorare costantemente l’andamento dell’economia locale, capire gli orientamenti delle imprese, proporre azioni di sostegno o correttive sulla base delle esigenze specifiche di settore. Ogni Consulta avrà anche il compito di analizzare le indicazioni economiche provenienti dalla Confcommercio nazionale, confrontando e verificando le stesse con i corrispondenti dati rilevati in ambito locale, e ciò al fine di attivare un reciproco, costante, scambio di informazioni sullo stato di salute e sulle prospettive delle imprese di ogni specifico comparto.
Oltre al presidente della Confcommercio di Vicenza, Sergio Rebecca, sono membri di ciascuna Consulta, i presidenti delle associazioni provinciali di categoria e alcuni operatori ed esperti del settore, i quali fisseranno di volta in volta un calendario dei lavori sulla base delle contingenze riscontrate. Per quanto riguarda il commercio, la Consulta si scompone a sua volta in quattro sottogruppi, che fanno riferimento alle imprese all’ingrosso, al dettaglio alimentare, ai prodotti per la persona e agli articoli per la casa. La Consulta del Turismo rappresenta i ristoratori, i pubblici esercizi, gli alberghi e i B&B, le agenzia di viaggio e le guide turistiche, mentre quella dei Servizi fa riferimento alle agenzie immobiliari, pubblicitarie, di traduzione ed interpretariato, alle autoscuole, ai provider e alle aziende di trasporto.
“In questa fase così delicata dell’economia – spiega il presidente Rebecca, che è vice presidente della Confederazione nazionale – sia noi come Associazione provinciale, sia la Confcommercio nazionale, abbiamo sentito l’esigenza di avere a nostra disposizione informazioni in tempo reale sulla situazione delle imprese, sull’occupazione nei vari comparti e sulle prospettive che condizionano le strategie aziendali. Ci interessa, infatti, poter agire con maggior cognizione di causa ed essere più efficacemente operativi in favore delle imprese, dando loro sostegno e risposte là dove se ne sente maggiormente l’esigenza”.
“Senza trascurare la giusta attenzione alle statistiche e ai resoconti nazionali e internazionali, che delineano una situazione economica tra le peggiori – continua Rebecca – è però nostra intenzione focalizzare meglio la realtà locale e seguire più da vicino le imprese dei settori di nostra competenza. Invieremo, quindi, periodicamente ai nostri soci, per fax o per e-mail, dei questionari ad hoc per monitorare la situazione. Il passo successivo sarà contribuire all’elaborazione di azioni politiche e sindacali attinenti e quanto più tempestive rispetto alle aspettative delle aziende”.
A tal riguardo, da un’analisi basata su dati e informazioni locali, emerge che l’economia del Nord-Est sta sopportando meglio di altre la situazione di crisi, grazie a un sistema economico che ha conservato le sue peculiari caratteristiche, vale a dire: è più capillare e ancorato al territorio; ha una maggiore propensione al risparmio e, quindi al minor indebitamento delle famiglie; registra la presenza di tante piccole aziende, che dimostrano, in generale, grande flessibilità, spirito di adattamento nonché senso di responsabilità nei confronti del proprio ruolo e dei lavoratori.
Quelle che fino a qualche tempo fa venivano segnalati come sintomi di un’economia non più all’avanguardia, pare si stiano rivelando come punti di forza, utili ad affrontare meglio di altri la crisi in atto.