STUDI DI SETTORE: CONFCOMMERCIO VICENZA INCREDIBILE LA PENALIZZAZIONE DEI PUBBLICI ESERCIZI
Ferma presa di posizione della Confcommercio vicentina circa le risultanze degli studi di settore appena pubblicati dall’Agenzia delle Entrate per la categoria dei pubblici esercizi. Da una prima verifica effettuata dagli uffici dell’Associazione, lo strumento di accertamento presuntivo dei ricavi, recentemente rivisto per il settore che comprende ristoranti, trattorie, pizzerie, alberghi e bar, riserverà la sgradevole sorpresa di vedere aumentate le pretese del Fisco per l’anno d’imposta 2008. Questo, nonostante il settore dei pubblici esercizi sia tra quelli che risentono degli effetti negativi della crisi sugli incassi, e malgrado il Ministero delle Finanze avesse più volte assicurato che non vi sarebbero stati aggravi nella tassazione. “E’ una penalizzazione ingiusta ed inopportuna - dichiara Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza – se si pensa che, a parità di dati, con l’applicazione degli Studi di settore appena rivisitati, i ricavi richiesti ai pubblici esercizi per l’anno 2008 risultano aumentati mediamente dell’otto per cento rispetto al 2007, quando, invece, è noto a tutti che nella realtà le entrate sono in netta diminuzione”. “In questo momento di calo dei consumi e di forte impegno da parte degli imprenditori per mantenere le posizioni di mercato e per garantire il posto di lavoro ai tanti addetti operanti nei comparti della ristorazione e dell’accoglienza turistica – continua il presidente della Confcommercio -, questa modalità di fare cassa inasprendo l’imposizione appare, quanto meno, come un’azione in controtendenza rispetto alle aspettative del settore, e che va a vanificare gli sforzi di tanti titolari di pubblici esercizi di continuare l’attività nonostante gli innumerevoli adempimenti richiesti dalla normativa in vigore e una fiscalità già alquanto pressante”. “Stiamo ancora valutando la situazione e come agiremo di conseguenza - conclude Rebecca – ma posso già affermare che la Confcommercio di Vicenza si farà promotrice di una forte azione di protesta, che vedrà verosimilmente alleate le altre Ascom e la Confederazione. Il Ministero delle Finanze ha finora dimostrato disponibilità al dialogo con le categorie economiche. Auspichiamo, quindi, che di fronte alle nostre motivazioni inconfutabili possa ritornare sui suoi passi”.